Statuto Cral - Versione fino ad aprile 2019

CIRCOLO RICREATIVO AZIENDALE
LAVORATORI AZIENDA USL 2 LUCCA

S T A T U T O

Articolo 1
A norma dell'Articolo 18 della Costituzione italiana, degli artt. 36, 37, 38 del C.C., dell'Articolo 11 L. 300/1970 - Statuto dei Lavoratori - della L. 266. dell'11.08.91 e del C.C.N.L. della sanità, si è liberamente costituito nell'ambito dell’ Azienda USL 2 di Lucca, con sede in Lucca – Monte S.Quirico- il Circolo Ricreativo Aziendale dei Lavoratori.

Articolo 2 - Principi e scopi del Circolo
Il Circolo ha il compito fondamentale di promuovere e gestire come espressione di partecipazione, solidarietà e pluralismo, iniziative ed attività culturali, ricreative, assistenziali, formative, motorio-sportive, turistiche e tutte le ulteriori iniziative tendenti a soddisfare i bisogni dei Soci.
Per tali scopi ed attività il Circolo potrà attuare tutte le iniziative - anche di natura commerciale - necessarie ed opportune con strutture proprie od avvalersi, se del caso, di strutture private e pubbliche o con queste convenzionate.
Nella realizzazione dei suoi compiti il Circolo rivolge particolare attenzione a valorizzare atteggiamenti e comportamenti attivi dei soci al fine di determinare le condizioni di una più ampia ed estesa azione culturale volta a coinvolgere il maggior numero di persone per il rinnovamento democratico della società, per l’affermazione della pace, dei diritti e della dignità delle persone, della solidarietà, della giustizia sociale, per la tutela e salvaguardia della salute, della natura e dell’ambiente, per una più elevata qualità della vita.
Il Circolo opera in collegamento con la struttura sindacale d’azienda (RSU).
a) si impegna nell’ attività culturale affinché le strutture, i beni, le iniziative e le politiche culturali, sportive, turistiche, ricreative e per la prestazione di servizi vari e per beneficenza, siano decisamente volte ad uso e fini sociali;
b) favorisce e partecipa alla realizzazione di iniziative volte al conseguimento di tali obiettivi con altri Circoli aziendali e territoriali, con le strutture pubbliche, con le forze dell’associazionismo democratico e culturale dei lavoratori;
c) organizza e gestisce all’interno dell’ Azienda, anche tramite convenzioni: bar, spacci di generi alimentari e rivendite di articoli e merci varie, allo scopo di fornire agli iscritti generi e merci delle migliori qualità, alle condizioni più convenienti possibili.
Il Circolo ricerca momenti di confronto con le forze politiche e sociali, nella valorizzazione dei diversi ruoli, con le istituzioni pubbliche, enti locali ed enti culturali, turistici e sportivi per contribuire alla realizzazione di progetti condivisi che si collocano nel quadro di una programmazione territoriale delle attività di tempo libero.
Il circolo per il raggiungimento dei propri scopi si avvale in modo determinante e prevalente delle prestazioni personali, volontarie e gratuite dei propri aderenti che debbono essere assicurati ai sensi degli artt. 4 e 7 della L.266/1991.
Il Circolo potrà aderire, senza perdere la propria autonomia amministrativa e organizzativa, ad Associazioni od istituzioni a carattere territoriale e nazionale per la realizzazione delle finalità istituzionali aderenti agli scopi per cui viene costituito e regolato con il presente atto.

Articolo 3 - Caratteristiche del Circolo
Il Circolo è un istituto unitario autonomo, non ha finalità di lucro, persegue scopi civili e solidaristici, è amministrativamente indipendente, è diretto democraticamente attraverso il Consiglio Direttivo eletto da soci.
Gli impianti, i servizi, le strutture, le attività promosse e organizzate dal Circolo sono a disposizione di tutti i soci i quali hanno diritto di fruirne liberamente nel rispetto degli appositi regolamenti.
Con i medesimi regolamenti sono disciplinate le modalità di partecipazione e di fruizione dei minori.
Il Circolo, in considerazione che la sua operatività è a carattere Aziendale e per espletare le sue funzioni, può articolarsi in Sezioni Zonali.
Il Circolo, in considerazione della pluralità dei suoi fini e delle sue attività, può articolarsi in sezioni specializzate e gruppi di interesse.
Esso può inoltre promuovere società o cooperative ed altri organismi autogestiti con il compito di rispondere alle esigenze ed ai bisogni di quanti si riconoscono negli obiettivi e nelle finalità del Circolo stesso.

Articolo 4 - Soci del Circolo
Sono Soci ordinari del Circolo tutti i dipendenti dell’ Azienda USL di Lucca, nonché quelli trasferiti all’ESTAV, in attività di servizio o in quiescenza, che ne facciano espressa richiesta.
Sono Soci Straordinari i cittadini che, pur non avendo un rapporto di dipendenza organica con l’ Azienda USL 2 di Lucca, svolgono la loro attività lavorativa all’ interno della stessa o presso strutture accreditate e convenzionate, anche con enti territoriali.

Le forme di Associazione dei Soci Straordinari non danno diritto a forme di rappresentanza in seno all’Assemblea.
Il Consiglio Direttivo mantiene l’elenco dei Soci suddivisi fra Soci Ordinari in attività di servizio, Soci Ordinari in Quiescenza, Soci Straordinari.
Le richieste di iscrizione e di dimissioni vanno indirizzate al Consiglio Direttivo che le formalizzerà nella prima seduta utile e provvederà a trasmettere le stesse alla U.O. risorse umane per le relative trattenute. L’iscrizione al Circolo è valida per un anno ed è rinnovabile tacitamente di anno in anno salvo disdetta da parte del Socio entro il mese di ottobre di ogni anno o per le cause previste dai commi successivi.
La quota associativa è determinata annualmente dall’Assemblea ed è detratta direttamente dalla busta paga per 12 mensilità.
Per i Soci in quiescenza e per le altre forme di associazione, la quota associativa annuale non è frazionabile e deve essere versata entro il mese di gennaio di ogni anno.
Sono eleggibili alle cariche sociali tutti i Soci ordinari che risultino iscritti da almeno 12 mesi, che siano in regola con il versamento dei contributi.
I Soci sono tenuti:
- al pagamento della quota sociale decisa annualmente dall'Assemblea;
- alla osservanza dello Statuto e degli eventuali regolamenti interni.

I soci possono essere sospesi, espulsi o radiati per i seguenti motivi:
- qualora non ottemperino alle disposizioni del presente statuto e alle deliberazioni prese dagli organi sociali;
- qualora si rendano morosi nel pagamento della quota sociali senza giustificato motivo;
- qualora in qualche modo arrechino danni morali o materiali al Circolo.
Alle iniziative del Circolo possono essere invitati a partecipare anche elementi esterni presentati dai soci secondo modalità che verranno di volta in volta stabilite dal Consiglio Direttivo.
Possono fruire delle iniziative organizzate o patrocinate dal CRAL, i familiari dei Soci.
A tal fine il Socio rilascia dichiarazione autocertificata al momento della iscrizione ad ogni singola iniziativa.

Articolo 5 - Organi del Circolo
Gli organi del Circolo sono:
- L’Assemblea dei soci
- Il Consiglio Direttivo
- Il Comitato esecutivo
- Il Presidente
- Il Collegio dei Sindaci Revisori
- Il Collegio dei Probiviri

Articolo 6 - L'Assemblea dei Soci
L’assemblea è composta da tutti i Soci ordinari e straordinari in regola con il pagamento delle quote sociali.
L’assemblea:
- approva il bilancio preventivo e consuntivo ed il rendiconto patrimoniale entro il 30 Aprile di ogni anno;
- approva il programma annuale e pluriennale delle iniziative e di investimenti ed eventuali interventi straordinari;
- delibera la costituzione di sezioni, associazioni, società ed altri organismi e decide su eventuali controversie relative ai diversi regolamenti sulla loro compatibilità con i principi ispiratori dello Statuto;
- decide l’ammontare delle quote associative annuali;
- decide sugli eventuali rilievi del Collegio dei Sindaci Revisori;
- esamina i ricorsi presentati da soci oggetto di misure disciplinari comminate dal Consiglio Direttivo;
- esamina e decide sui ricorsi presentati dai soci verso le decisioni del Collegio dei Probiviri;
- apporta le modifiche allo Statuto.
L’Assemblea, sia ordinaria che straordinaria, è regolarmente costituita in prima convocazione, con la presenza di metà più uno dei soci.
In seconda convocazione, l’Assemblea è regolarmente costituita qualunque sia il numero degli intervenuti e delibera validamente a maggioranza assoluta dei soci presenti.
La seconda convocazione della Assemblea può avere luogo almeno un’ora dopo la prima convocazione. L’assemblea è convocata dal Consiglio Direttivo: in via ordinaria almeno una volta l’anno; in via straordinaria su richiesta di almeno 1/10 dei soci o dal Collegio dei Sindaci Revisori con voto unanime.
In questi casi l’Assemblea dovrà essere convocata entro trenta giorni dalla data in cui viene richiesta.
La convocazione dovrà essere comunicata ai Soci almeno dieci giorni prima mediante avviso affisso nelle bacheche delle sedi di lavoro aziendale, specificando la data, l’ora e la sede della riunione, nonché l’ordine del giorno in discussione.
Ai Soci in quiescenza la convocazione sarà inviata con posta prioritaria.
L’Assemblea, sia ordinaria che straordinaria, è presieduta da un Presidente, nominato dall’Assemblea stessa.
Le deliberazioni adottate dovranno essere riportate su apposito libro dei verbali con pagine numerate.
Le votazioni, dirette e personali, avvengono a scrutinio segreto.
L’Assemblea per il rinnovo degli organi del Circolo:
- elegge i componenti del Consiglio Direttivo composto da un 12 membri nell’ambito del quale trovano comunque presenza;
* almeno due rappresentanti dei Soci pensionati;
* almeno 4 per la Valle del Serchio e 6 per Lucca;
- elegge il Collegio dei Sindaci revisori;
- elegge il comitato elettorale per adempiere a tutte le operazioni inerenti al voto;
- approva il regolamento per le elezioni, garantendo i diritti delle minoranze.
Le elezioni si svolgono a scrutinio segreto con modalità che favoriscano la partecipazione dell’intero corpo sociale.
Il Presidente dell’Assemblea, ricevuti dalla Commissione elettorale i risultati delle votazioni, comunica agli eletti i risultati delle elezioni entro 15 giorni e provvede alla prima convocazione degli eletti.
La prima riunione del Consiglio Direttivo, è presieduta dal consigliere che ha ricevuto il maggior numero di suffragi, in caso di non accettazione di questi dal secondo degli eletti e così via. Fino alla assegnazione delle cariche, il Consiglio Direttivo uscente svolge l’ordinaria amministrazione.

Articolo 7 - Il Consiglio Direttivo
Il Consiglio Direttivo elegge al suo interno il Presidente, i due Vice Presidenti di cui uno per la Zona di Lucca ed uno per la Zona Valle del Serchio, il Segretario e l'Amministratore.
Il Consiglio Direttivo designa il Comitato esecutivo così come indicato all’art. 8.
Il Consiglio Direttivo, inoltre, fissa le responsabilità e le competenze dei consiglieri in ordine alle attività svolte dal Circolo per il Conseguimento dei propri fini.
Il Consiglio Direttivo, per compiti operativi nelle sezioni, nei gruppi di interesse e nelle altre sue articolazioni, può avvalersi dell’attività volontaria anche di cittadini non dipendenti o ex dipendenti dell’Ente in grado, per le proprie competenze specifiche, di contribuire alla realizzazione di specifici programmi.
Il Consiglio Direttivo può avvalersi di commissioni di lavoro da esso nominate.
Il Consiglio Direttivo dura in carica tre anni ed i suoi membri possono essere rieleggibili per non più di cinque mandati (*) consecutivi fermo restando la possibilità di rielezione trascorso un triennio.
Ove venisse a mancare, per qualsiasi motivo, un membro dei Consiglio Direttivo, gli subentra il primo dei non eletti.
Per i membri di diritto la sostituzione avverrà nel rispetto della rispettiva rappresentanza. Nel caso che tali defezioni costituissero la metà del Consiglio Direttivo eletto questi s’intende decaduto.
Il Consigliere che, salvo giustificate cause, non interviene a tre riunioni consecutive del Consiglio Direttivo, previa diffida, viene dichiarato decaduto con deliberazione del Consiglio Direttivo.
Il Consiglio Direttivo è convocato dal Presidente in via ordinaria almeno ogni tre mesi ed in via straordinaria, su richiesta di almeno un quinto dei suoi membri o su richiesta del collegio dei sindaci revisori.
Le sedute del Consiglio direttivo sono ritenute valide quando vi è la presenza di almeno la metà più uno dei componenti aventi diritto al voto.
Le sedute del Consiglio Direttivo sono presiedute dal Presidente.
Il Consiglio Direttivo:
- formula i programmi di attività sociale previsti dallo Statuto e li sottopone all’Assemblea;
- attua le deliberazioni dell'Assemblea;
- propone all’Assemblea il regolamento di applicazione dello Statuto;
- definisce i regolamenti delle sezioni, dei gruppi e degli altri organismi in cui si articola il Circolo secondo le indicazioni dell’Assemblea;
- propone all'Assemblea l’ammontare delle quote associative annuali;
- decide sulle eventuali misure disciplinari da infliggere ai soci;
- decide le forme e le modalità di partecipazione del Circolo alle attività organizzate nelle Zone e l’apertura delle proprie attività ai singoli cittadini;
- decide la partecipazione, l’adesione e l’affiliazione ad organizzazioni provinciali, regionali e nazionale atte a migliorare e facilitare il raggiungimento degli obiettivi predisposti dal proprio statuto.
Il Consiglio Direttivo è tenuto a verbalizzare tutte le proprie decisioni su apposito libro con pagine numerate.

(*) Nella clausola dei “cinque mandati” devono essere conteggiati anche quelli precedenti all’approvazione del presente statuto.

Articolo 8 - Il Comitato Esecutivo
Il Comitato Esecutivo è composto da:
- il Presidente del Circolo;
- i Vice Presidenti;
- il Segretario;
- l’Amministratore.
Il Comitato Esecutivo attua le deliberazioni del Consigli Direttivo. Qualora per necessità urgenti e indifferibili dovesse assumere decisioni di pertinenza del Consiglio Direttivo adotta le stesse salvo ratifica del C.D. nella prima riunione successiva.
Ai lavori del Comitato Esecutivo, su convocazione del Presidente, possono partecipare, di volta in volta, i Consiglieri, i Soci od i cittadini eventualmente interessati agli argomenti all’ ordine del giorno.

Articolo 9 - Il Presidente
Il Presidente:
- rappresenta il circolo nei rapporti esterni; personalmente o a mezzo dei suoi delegati;
- convoca e presiede il Consiglio Direttivo;
- predispone l’ordine del giorno delle riunioni del Consiglio Direttivo sentito il Comitato Esecutivo;
- convoca e presiede il Comitato Esecutivo;
- cura l’attuazione delle deliberazioni del Consiglio Direttivo e del Comitato Esecutivo;
- stipula atti inerenti l’attività del Circolo;
In caso di impedimento o di prolungata assenza viene sostituito nei suoi compiti da uno dei Vicepresidenti designato dal Consiglio Direttivo.
Il Presidente uscente è tenuto a dare regolari consegne organizzative finanziarie patrimoniali al nuovo Presidente, entro dieci giorni dall’elezione di questi.
Tali consegne devono risultare da apposito processo verbale che deve essere portato a conoscenza del Consiglio Direttivo alla prima riunione.

Articolo 10 - L'Amministratore
L’Amministratore provvede alla riscossione delle entrate e del pagamento delle spese; queste ultime dovranno essere disposte con firma abbinata al Presidente. Predispone, su indicazioni del Consiglio Direttivo ed in collaborazione del Segretario, i bilanci preventivo e consuntivo.
Tiene in consegna i beni mobili ed immobili del Circolo e provvede ad aggiornare il libro degli inventari e le altre scritture contabili.
Garantisce che l’intera attività economica svolta direttamente dal CRAL o per conto dello stesso, risultino dai dati contabili ed amministrativi.
A tal fine propone al Consiglio specifico Regolamento.

Articolo 11 - Il Segretario
Il Segretario cura in particolare il libro dei soci; provvede al disbrigo della corrispondenza e redige i verbali del Consiglio Direttivo.
Pubblicizza le deliberazioni assunte dall’Assemblea dei Soci e dal Consiglio Direttivo.
Attende a tutte quelle altre mansioni che gli siano devolute dai regolamenti interni o affidate con deliberazioni del Consiglio Direttivo.

Articolo 12 - Il Collegio dei Revisori dei Conti
Il Collegio dei Revisori dei Conti si compone di tre membri effettivi e due supplenti. I Sindaci durano in carica per lo stesso periodo e sono eletti con le stesse modalità previste per i membri del Consiglio Direttivo.
Il Presidente del Collegio dei Sindaci revisori è eletto direttamente dall’ Assemblea.
Lo stesso convoca e presiede le riunioni.
Il Collegio dei revisori dei Conti ha il compito di verificare periodicamente la contabilità, la cassa e l’inventario dei beni mobili e immobili, di esaminare e di controllare il conto consuntivo, di redigere una relazione di presentazione dei bilanci all’Assemblea.
Le riunioni collegiali così come le verifiche, debbono essere verbalizzate e trascritte nel libro dei verbali (con pagine numerate) dei Sindaci che deve essere custodito a cura del Collegio Stesso. Il Collegio dei Sindaci propone al Presidente del Comitato Direttivo la convocazione del Consiglio Direttivo su questioni di sua competenza.

Articolo 13 - Collegio dei Probiviri
La risoluzione di tutte le controversie di qualsiasi natura insorte fra i soci e fra questi e il Circolo viene demandata al Consiglio dei Probiviri i cui componenti decidono senza formalità alcuna quali amichevoli compositori.
Tutti i soci hanno diritto di presentare reclami e di inviare segnalazioni al Collegio dei Probiviri in relazione alle attività del Circolo per quanto di competenza del Collegio stesso.
Le decisioni del Collegio dei Probiviri debbono essere prese con la presenza di almeno tre membri tra effettivi e supplenti e possono essere impugnate davanti all’Assemblea.
Le norme relative alle designazione, alla composizione ed al funzionamento del Collegio dei probiviri, sono determinate dal Consiglio di Amministrazione con apposito regolamento.
Il Collegio dei probiviri è tenuto a verbalizzare le proprie decisioni.
Il Collegio è nominato in caso di necessità dal Consiglio Direttivo. Nel caso la controversia riguardi uno o più componenti il Direttivo stesso gli stessi non possono partecipare alle nomine:

Articolo 14 - Dimissioni
I soci possono dare le dimissioni dal Circolo entro il 31 ottobre, affinché cessino gli effetti dal 1° gennaio successivo. Le dimissioni da socio devono essere presentate per iscritto al Consiglio Direttivo e, per i Soci Ordinari, all’Ufficio stipendi della USL per la cessazione dal pagamento mensile della quota di iscrizione.
Le dimissioni da organismi, incarichi e funzioni debbono essere espresse per iscritto al Consiglio Direttivo, il Consiglio Direttivo ha facoltà di discutere e di chiedere eventuali chiarimenti prima di ratificarle.
In caso di dimissioni dal Consiglio Direttivo, subito dopo la ratifica da parte dell’organo stesso, spetta al Presidente del Circolo dare comunicazione al subentrante (o ai subentranti) delle variazioni avvenute.
Le dimissioni da membro del Collegio dei Sindaci revisori debbono essere inviate al Collegio stesso. Spetta al Presidente del Collegio dei Sindaci, subito dopo la ratifica, dare comunicazione al subentrante (o ai subentranti) ed al Consiglio Direttivo delle variazioni avvenute.
Le dimissioni dal Collegio dei Probiviri debbono essere inviate al Collegio Stesso.
Spetta al Presidente del Collegio dei Probiviri, subito dopo la ratifica dare comunicazione al subentrante ed al Consiglio Direttivo del Circolo delle variazioni avvenute.

Articolo 15 - Gratuità degli incarichi
Le funzioni dei membri del Consiglio Direttivo, del Comitato Esecutivo, del Collegio Sindacale, del Collegio dei Probiviri e degli organi delle sezioni, società e gruppi o gli incarichi svolti dai cittadini che prestano attività volontaria, sono completamente gratuite, salvo i rimborsi spese documentati i cui criteri saranno definiti da apposito regolamento.

Articolo 16 - Patrimonio e Bilancio
Il patrimonio sociale dei Circolo è costituito da:
- contributi aziendali definiti tra la RSU e l’ Amministrazione USL,
- quote associative;
- eventuali versamenti dei dipendenti, degli ex dipendenti, dei loro familiari e di tutti coloro che fruiscono delle iniziative del Circolo;
- eventuali contributi pubblici o privati;
- proventi delle manifestazioni e delle gestione del Circolo;
- donazioni, lasciti, elargizioni speciali, sia di persone che di Enti pubblici o privati, concessi senza condizioni che limitino l’autonomia del Circolo;
-attività commerciali di qualsiasi titolo attivate dal CRAL;
- beni mobili e immobili di proprietà del Circolo.
Il residuo attivo del bilancio sarà devoluto come segue:
- il dieci per cento al fondo riserva;
- il rimanente a disposizione per iniziative di carattere culturale sportivo ricreativo, turistico, di mutualità e per la costruzione di nuovi impianti o ammortamenti delle attrezzature.
E’ fatto divieto distribuire in modo indiretto utili o avanzi di gestione nonché di fondi, riserve o capitali durante la vita dell’associazione salvo che la destinazione o la distribuzione non siano imposte dalla legge.

Articolo 17 - Esercizi sociali
Gli esercizi sociali si chiudono al 31 dicembre di ogni anno.
Alla fine di ogni esercizio il Consiglio Direttivo redige il Bilancio che deve essere presentato all’approvazione dell’Assemblea entro il 30 aprile successivo.

Articolo 18 - Modifiche statutarie
Le modifiche al presente Statuto sono deliberate dall’Assemblea dei Soci a maggioranza dei presenti.
Perché tale deliberazione abbia validità, è necessaria la partecipazione alla votazione di almeno il 50% dei soci + 1 in prima convocazione; con voto favorevole della maggioranza dei soci presenti in seconda convocazione.

Articolo 19 - Scioglimento del Circolo
Lo Scioglimento del Circolo è deliberato dall’Assemblea con il voto favorevole di almeno due terzi dei Soci.
In caso di scioglimento del Circolo il patrimonio dovrà essere devoluto o a un ente locale o a un Circolo o a strutture sociali similari operanti nel settore del tempo libero, della cultura, della ricreazione e dello sport, salvo diversa destinazione imposta dalla legge, sentito l’organismo di controllo di cui all’Articolo 3 comma 190° della L. 23.12.1996 n.662. La scelta del beneficiario è deliberata dall’Assemblea con la maggioranza dei 2/3 dei soci presenti all’Assemblea, su proposta del Consiglio Direttivo.

Articolo 20 – Dati personali e rinvio al Codice Civile
I dati personali di ogni Socio saranno trattati esclusivamente per le finalità statutarie del CRAL, nel rispetto della vigente normativa in tema di riservatezza.
Per quanto non previsto dal presente Statuto, si rinvia alle norme regolamentari che verranno emanate dal Consiglio Direttivo e alle norme del Codice Civile.